ECOCARDIOGRAMMA CON MICROBOLLE O BUBBLE TEST
A cosa serve il bubble test
Con l’espressione Bubble Test – o Test delle Microbolle – si indica una tipologia di esame volto a diagnosticare la presenza o meno del Forame Ovale Pervio (FOP). È un esame peraltro da considerarsi pressoché obbligatorio in chi pratica attività subacquea con bombole: in questo caso, il difetto non diagnosticato e quindi non trattato può portare a conseguenze
anche molto gravi.
Tale condizione, presente alla nascita, si caratterizza per un’apertura a livello cardiaco la quale comporta il passaggio di sangue non ossigenato dall’atrio destro all’atrio sinistro (cosiddetto shunt). Fondamentale per la sopravvivenza del feto, tale comunicazione tende poi a chiudersi spontaneamente nel primo anno di vita. Ciononostante, nel 25-30% della popolazione adulta, ciò non avviene o avviene solo parzialmente.
Come si esegue
L’esame consiste nell’infondere da una vena superficiale del braccio una soluzione salina (mescolata o meno ad un gel idoneo ad aumentarne la viscosità) capace di formare piccole bolle che non hanno alcuna interferenza nell’organismo. Tali bolle sotto la spinta della circolazione venosa raggiungono il cuore ed, in caso di presenza di shunt tra le camere cardiache, è possibile osservarne il passaggio diretto dalle sezioni destre alle sezioni sinistre attraverso un’ecocardiogramma transtoracico.
L’infermiere si occuperà di posizionare un accesso venoso prima dell’inizio dell’esame, mediante una agocannula dalla quale sarà poi iniettata la soluzione precedentemente preparata.
Dopo 5 secondi dall’infusione verrà chiesto al paziente di effettuare una manovra di Valsalva (espirazione forzata a glottide chiusa) che consente di aumentare la pressione addominale e, di conseguenza, nell’atrio destro. In caso di comunicazione anomala si assisterà al passaggio di bolle nel circolo arterioso. La tempistica di passaggio di tali bolle potrà indirizzare sulla sede di questo passaggio anomalo (precoce a livello cardiaco, tardivo in quello extracardiaco).
L’intero procedimento verrà ripetuto successivamente sotto monitoraggio ecodoppler dell’arteria cerebrale media attraverso una finestra transcranica temporale od occipitale. Tale secondo step permette la quantificazione ed il grading del difetto secondo una classificazione standardizzata.
Durata e rischi.
Il bubble test si esegue in genere in 20 minuti. È un esame non doloroso, ne invasivo. Consiste in una semplice valutazione ecografica eseguita dopo somministrazione di soluzione fisiologica. Non pericoloso, non doloroso, non può essere fonte di allergie in quanto non utilizza mezzo di contrasto.
Modalità di preparazione al test.
Il bubble test è un’indagine di semplice esecuzione e non comporta effetti collaterali maggiori, non richiede alcuna preparazione e permette di ritornare alle proprie attività subito dopo l’esame. Il test è indicato in tutti i casi di Attacchi Ischemici Transitori (TIA) o Ictus (Stroke) di non definita natura.
Possibili alternative al Bubble Test.
Il bubble test è l’unico esame capace di fornire una diagnosi di certezza relativa alla presenza di shunt intracardiaci assieme al dato funzionale quantitativo di eventuali reperti patologici. I risultati del bubble test vanno integrati con una valutazione della significatività di eventuali shunt patologici riscontrati, nel caso in cui si stia effettuando un iter diagnostico per ictus/TIA criptogenetico mediante RM cerebrale.
Un esame alternativo al bubble test per la valutazione morfologica di difetti intracardiaci è rappresentato dall’ecocolordoppler transesofageo, che rappresenta tuttavia un esame ad invasività superiore e che non consente un grading funzionale ugualmente accurato.