FIBROSCAN
Oggi, l’epatopatia cronica è un problema sempre più diffuso e pressante nell’ambito dell’assistenza sanitaria pubblica. Nel mondo vi sono, infatti, più di un miliardo di persone affette da questa patologia che può essere causata da un virus, come l’epatite B o C, da un eccessivo consumo di alcool o da abitudini alimentari scorrette che provocano malattie quali la steatoepatite non alcolica (NASH) e la steatosi epatica non alcolica (NAFLD).
Tali patologie generalmente restano asintomatiche e pertanto è cosa comune che non vengano diagnosticate fino a quando non raggiungono uno stadio troppo avanzato; peggiorano nel tempo e possono portare a complicazioni potenzialmente anche letali.
Da oggi il Centro Medico Ascione dispone di un ecografo di ultima generazione LOGIQ™ S8 XDclear™ 2.0 * con la migliore tecnologia nel campo della quantificazione del tessuto epatico e dell’imaging a ultrasuoni, questa piattaforma esclusiva offre un’ampia gamma di soluzioni per lo screening, la diagnosi e il monitoraggio delle epatopatie.
Il sistema ad ultrasuoni LOGIQ™ S8 XDclear™ 2.0 rappresenta il fiore all’occhiello di GE Healthcare per una vasta gamma di indicazioni cliniche. Questo ecografo supporta il “pacchetto fegato”, un sistema ad hoc in grado di fornire funzionalità all’avanguardia per l’imaging ecografico del fegato.
Echosens invece ha sviluppato FibroScan®, uno strumento di riferimento per la valutazione quantitativa del tessuto epatico, destinato alla gestione dei pazienti affetti da epatopatia cronica. La tecnologia FibroScan consente di misurare in maniera rapidissima e indolore la fibrosi epatica, la cirrosi e la steatosi: parametri fondamentali per valutare le condizioni del fegato. Raccomandata nelle linee guida delle più importanti organizzazioni cliniche, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), questa tecnologia ha introdotto un’alternativa non invasiva ed economicamente vantaggiosa alle dolorose biopsie epatiche, con cui il medico inseriva un ago nel fegato per prelevare un campione di tessuto.
Cos’è il FibroScan?
Il Fibroscan è una metodica diagnostica utile a quantificare la fibrosi epatica, vale a dire il fenomeno di cicatrizzazione che consegue a malattie come l’epatite virale e che può portare alla cirrosi epatica. Questa tecnica è eseguita grazie ad uno strumento, chiamato fibroscan.
L’apparecchio è simile ad un ecografo. La sonda del fibroscan viene applicata sulla cute del costato a destra: l’impulso che genera determina la propagazione di un’onda elastica attraverso il fegato, la cui velocità, misurata per mezzo degli ultrasuoni, è direttamente correlata alla sua rigidità.
Fino ad ora, questa informazione era ottenibile solo con una biopsia epatica, ossia con un prelievo dal fegato, eseguito, in anestesia locale, con un apposito ago. La biopsia epatica è però una procedura invasiva; inoltre, il frammento di tessuto che si ottiene, se di piccole dimensioni, può non rappresentare fedelmente lo stato del fegato nella sua interezza.
Per le sue caratteristiche, dunque, il fibroscan, è particolarmente utile per un monitoraggio nel tempo delle malattie epatiche, della loro evoluzione e della risposta al trattamento.
Il fibroscan è doloroso o pericoloso?
No, non è doloroso né pericoloso e come una qualsiasi ecografia è ripetibile anche in tempi ravvicinati.
Chi può effettuare il fibroscan?
Chiunque può essere sottoposto a questa indagine, ma sempre su indicazione da parte del medico curante, o di uno specialista.
Preparazione all’esame
È richiesto il digiuno di almeno 6 ore. Non è necessario sospendere eventuali terapie farmacologiche in atto.
Durata e svolgimento dell’esame:
Il fibroscan è una procedura ambulatoriale che dura non più di 15 minuti, del tutto indolore, facilmente ripetibile nel tempo e rappresentativa di un campione di tessuto epatico almeno cento volte maggiore rispetto a quello ottenuto di una tipica biopsia epatica. L’esame può essere sostenuto con visita epatologica + ecografia epatica.