TC MEZZO CONTRASTO
In TC viene sostanzialmente utilizzato un mezzo di contrasto in forma liquida che contiene dello Iodio e che viene iniettato attraverso una vena dell’arto superiore (a volte a livello della piega del gomito, altre a livello della mano).
Il mezzo di contrasto iniettato percorre le vene e le arterie dell’organismo per finire anche negli organi e nei tessuti.
Grazie al suo contenuto di iodio (un elemento che assorbe le radiazioni) consente di evidenziare e differenziare arterie, vene, linfonodi ed impregnazioni anomale in genere (esempio le formazioni benigne o maligne).
Prima di sottoporsi ad una TC con mezzo di contrasto bisogna eseguire delle analisi del sangue per conoscere la funzionalità dei reni.
Gli esami del sangue richiesti dal CMA sono: AZOTEMIA – GLICEMIA – CREATININA – eGFR – EMOCROMO – QUADRO PROTEICO ELETTROFOREICO – BENCE JONES con catena Kappa e Lambda. In casi particolari, potrebbero inoltre essere richieste ulteriori analisi.
Oltre alle analisi del sangue viene richiesta una Rx Torace e un ECG.
Per fare la TC con MdC occorre un digiuno di almeno 6 ore.
Rischi TC MdC
I rischi inerenti al farmaco sono essenzialmente legati all’insufficienza renale grave e all’allergia al medesimo. Tutte queste situazioni e controindicazioni minori sono valutate attentamente dall’équipe radiologica e dall’anestesista presente in sede prima, durante e dopo l’esame.
Un caso di un’insufficienza renale importante viene valutata direttamente dal medico radiologo e dall’anestesista che decideranno in base al grado di insufficienza specifica. Le soluzioni più frequentemente adottate sono: l’utilizzo di un particolare mezzo di contrasto, l’esecuzione dell’esame senza, l’esecuzione dello studio con altra metodica (es. ecografia o RM).
In caso di paziente potenzialmente allergico verrà data una preparazione antiallergica da eseguire nei giorni precedenti l’esame. In altri casi si preferisce eseguire l’esame senza mezzo di contrasto oppure di adottare altra metodica di studio (es. ecografia o RM).
L’allergia al mezzo di contrasto si manifesta generalmente in forma lieve (prurito e nausea). Pazienti francamente allergici possono avvertire mancanza di respiro e senso di restringimento alla gola.
In tutti i casi avvertite immediatamente il personale sanitario che è formato per gestire gli effetti collaterali.
Subito dopo la somministrazione del farmaco un discreto numero di pazienti avverte una sensazione di calore (a volte anche intensa) che passa dal braccio, alla gola, alla testa, all’addome e alle gambe. Non c’è da preoccuparsi, perché tale sensazione scompare dopo circa 30-40 secondi.
PREPARAZIONE ESAME
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